Molti si chiedono quali siano le spese di manutenzione ordinaria che spettano all’inquilino quando si vive in affitto: l’elenco completo dei lavori.
Uno dei dubbi più frequenti quando si decide di andare a vivere in affitto riguarda le spese da sostenere, oltre al canone di locazione stabilito nel contratto. In merito, molti si chiedono quali siano i costi a carico dell’inquilino e quali, invece, deve sostenere il proprietario.
In mancanza di un preciso accordo tra le parti, le spese di manutenzione e conservazione ordinario spettano al locatario, bisogna, dunque, capire quali siano i lavori che rientrano in questa categoria di spese. Capiamo nello specifico quelle spese che rientrano nella manutenzione ordinaria e, quindi, a carico dell’inquilino.
Il proprietario ha l’obbligo di consegnare l’abitazione concessa in locazione in buono stato facendosi poi carico delle spese che servono a preservare l’immobile. Per quanto riguarda, invece, le spese legate alla manutenzione e conservazione ordinaria, queste sono a carico dell’inquilino, salvo accordi presi in precedenza tra le parti.
Tali spese comprendono, nello specifico la manutenzione e le piccole riparazioni che riguardano: il sistema elettrico, idraulico, di condizionamento e di riscaldamento, compresi ispezioni e collaudi; citofoni o sistemi di allarme o videosorveglianza; pavimenti e rivestimenti; tinteggiatura delle pareti; infissi e serrande; impianti centralizzato per la ricezione radiotelevisiva; grondaie e colonne di scarico; tetti e lastrici solari; rete di fognatura; pareti, ringhiere e scale del condominio; aree verdi. Rientrano fra queste spese anche quelle legate alla pulizia ad esempio delle parti comuni dell’edificio.
Gli interventi di manutenzione straordinaria, che riguardano le parti strutturali dello stabile, invece, spettano al locatore che deve sempre consegnare all’inquilino l’immobile in buono stato e deve garantirne sempre il pacifico godimento. Per fare degli esempi, il proprietario dell’immobile dovrà farsi carico di spese come: sostituzione delle grondaie, sostituzione dei citofoni o del pavimento, ma anche installazione di porte e finestre o rifacimento della facciata.
Come si può evincere dall’elenco che abbiamo appena stilato, per quanto riguarda le spese condominiali, quando l’abitazione si trova in un condominio, quelle ordinarie spettano al conduttore, mentre quelle straordinarie sono a carico del proprietario dell’immobile.
La distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è importante in modo da capire quali siano i costi che devono sostenere entrambe le parti evitando equivoci e garantendo che l’immobile e lo stabile in cui si trova, in caso di condominio, vengano mantenuti in buono stato di conservazione.
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