Spopolano le “blind sale”, dove i pacchi smarriti e mai ritirati prendono nuova vita: ecco di cosa si tratta.
Lo shopping online ha preso il sopravvento con conseguenze non solo sulle nostre abitudini (vista la possibilità di acquistare ciò che desideriamo senza dover nemmeno uscire di casa), ma anche sull’ambiente. Milioni di pacchi sono spediti da una parte all’altra del mondo quotidianamente e non sono rari i casi in cui vengono smarriti, mai reclamati o ritirati, finendo spesso e volentieri con l’essere distrutti. Grazie alle “blind sale” possono prendere nuova vita.

Piattaforme come Amazon hanno rivoluzionato il modo in cui facciamo acquisti. Ormai si trova praticamente tutto sul web, potendo contare su una vastissima possibilità di scelta e su prezzi convenienti. Lo shopping online, tuttavia, ha delle implicazioni sull’ambiente e sulla produzione di rifiuti.
Negli ultimi anni l’attenzione intorno al tema è aumentata, portando alla nascita di diverse soluzioni originali per contrastare lo spreco. Le cosiddette “blind sale” sono un esempio, approdato anche in Italia. Le vendite alla cieca sono frutto di un’idea di King Colis, start-up francese che mette al centro la sostenibilità favorendo l’economia circolare.
‘Blind sale’, le vendite alla cieca diventano virali: come funzionano
King Colis si occupa di recuperare i pacchi smarriti delle piattaforme di e-commerce, che altrimenti andrebbero distrutti, mettendoli in vendita nei suoi store temporanei o sul sito web. L’acquisto avviene “alla cieca”, determinando un effetto a sorpresa che ha contribuito alla popolarità dell’iniziativa, con la diffusione di video online in cui utenti e content creator mostrano il momento dello “spacchettamento” (l'”unboxing”) degli articoli acquistati.
Nei negozi i clienti si mettono in fila e, una volta arrivato il loro turno, scrutano con attenzione i pacchi chiusi, talvolta annusandoli e tastandoli. La possibilità di fare acquisti senza sapere cosa si stia andando effettivamente a comprare ha attirato la curiosità di tantissime persone, anche se non mancano le critiche.

Sono diversi, infatti, gli acquirenti rimasti delusi dall’esperienza delle “blind sale”. Tra le recensioni online su Trustpilot, non mancano i commenti di utenti che lamentano il fatto di aver trovato solo cianfrusaglie nei pacchi – anche a fronte di una spesa sostanziosa. C’è chi ha segnalato vere e proprie truffe, spiegando di aver pagato pacchi Amazon che in realtà contenevano oggetti di provenienza dubbia, spesso incartati alla rinfusa.
I reclami dei clienti hanno spinto il colosso ad intervenire, spiegando di non avere nulla a che fare con l’iniziativa. Nonostante ciò, l’ascesa di King Colis procede: nei prossimi giorni si terrà una nuova edizione della “blind sale” in Italia, per la precisione nel centro commerciale Merlata Bloom di Milano, tra il 18 e il 23 febbraio. Chi desidera partecipare, può farlo iscrivendosi all’evento dal sito della start-up.